Secondo la teoria della Reincarnazione le nostre Anime tornano sulla Terra più volte Reincarnandosi in corpi fisici attraverso il cosiddetto ciclo di morte rinascita. Lo scopo è lo Sviluppo Spirituale. A crederci sono in molti.. induisti, taoisti, giainisti, buddisti, anche se questi ultimi rivisitano la teoria a modo loro. Se la reincarnazione classica è una trasmigrazione di anime individuali, per il buddismo che nell’anima non crede, è una trasmigrazione di stati mentali. Nel buddismo è più corretto parlare di rinascita perché a ritornare sulla Terra è un’energia generata dalle volizioni mentali inconsce di ciascuno di noi. Queste energie mentali formano il Karma, che non è individuale ma impersonale. Quindi se mi comporto bene questo atteggiamento crea nella mia mente, e nel destino creato dalla mente stessa, un effetto positivo, viceversa se mi comporto male. Prospettiva che anziché renderci passivi, come accade spesso nell’Induismo, dove ci si sente predestinati a una certa condizione, ci rende attivi perché il Karma dipende da noi, dalla positività o negatività dei nostri pensieri. Il Futuro, in definitiva, è solo nelle nostre mani e dipende strettamente dalla mente che lo crea. Nel Buddismo siamo artefici del nostro destino. Se nella reincarnazione è l’anima a sopravvivere al corpo e a scegliere, di volta in volta, nuovi involucri in cui vivere, la risurrezione prevede il ritorno alla vita vera e propria dopo la morte, che è una sorta di lungo sonno. A seconda della tradizione di riferimento, il defunto può rivivere nello stesso corpo, in un altro corpo, oppure spirito e corpo rinascono in tempi diversi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *