Il pensiero-rumore.. trasformarlo in pensiero-silenzio. Il pensiero-sospetto.. trasformarlo in pensiero-fiducia. Il pensiero-conquista.. trasformarlo in pensiero-contemplazione. Il pensiero al servizio dell’io.. trasformarlo in pensiero al servizio del mondo. Il pensiero-ansia che rosica dentro.. trasformarlo in pensiero sorgente di pace. La realizzazione di questo lavoro interiore finalizzato alla trasformazione è ciò che consegna l’esperienza spirituale a chi la conduce con gioia e con serietà. Tale passaggio dal primato dell’ego al primato della realtà inizia quando il desiderio di parlare cede il passo al desiderio di ascoltare. E quanto la tradizione spirituale denomina ‘dimensione contemplativa della vita’. L’ascolto può giungere a una tale attenzione e a un tale rispetto verso la realtà da cui veniamo, in cui siamo immersi da poter essere propriamente definito ‘religioso’, per riprendere l’espressione di un maestro spirituale dei nostri giorni, Andrea Schnöller, che definisce tale liberante disposizione interiore ‘religioso ascolto della realtà’. Con tale aggettivo non si intende un ascolto orientato alle pratiche e alle credenze religiose, bensì una disposizione molto più originaria e primitiva, quell’atteggiamento a metà tra meraviglia, timore e stupore che contraddistingue la mente ancora innocente nel suo incontro con la realtà. Si intende rimandare all’incanto generato dalla bellezza e dalla serietà del mondo, e dallo sperimentare la vita come mistero.. Noi possiamo trasformare il nostro pensiero e almeno parzialmente ci riusciamo quando siamo individui ‘pensanti con il cuore’.

 

By Vito Mancuso

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