Nel 2022, il solstizio d’estate cade nella data del 21 Giugno. Il momento, perché davvero il Solstizio è cosa di un attimo, è alle 11 e 13 del mattino ora italiana. Il 21 giugno è la giornata con più luce del 2022, da quella successiva le giornate cominceranno già pian piano ad accorciarsi fino al solstizio d’inverno del 21 dicembre, il giorno più corto che ci sia. Inizia ufficialmente l’estate astronomica, quella meteorologica è partita già a inizio mese. Nel giorno più lungo dell’anno il sole sorge alle 5 e 35 e tramonta alle 20 e 49 a Roma. Il giorno dura fra le 15 e le 16 ore a seconda delle zone d’Italia. Nelle zone tra il Circolo Polare Artico e il Polo Nord non tramonterà e sarà possibile vedere il sole di mezzanotte. La parola solstizio viene dal latino solis statio, sole e fermarsi. In astronomia è il momento in cui il Sole raggiunge il punto di declinazione massima (estate) o minima (inverno) rispetto alla Terra. È quell’attimo in cui l’astro raggiunge il punto più alto rispetto all’orizzonte e porta così il maggior numero di ore di luce. Il solstizio d’estate è il giorno più lungo che ci sia e di conseguenza la notte più breve, cioè il giorno con più ore di luce. L’opposto per l’inverno. Giugno e dicembre sono i mesi dei solstizi per estate e inverno nell’emisfero nord. Il tutto è rovesciato se parliamo dell’emisfero australe. All’altezza dei circoli polari nelle giornate estive il sole resta costantemente sopra l’orizzonte e c’è luce anche in ore in cui sarebbe notte. È il fenomeno del sole di mezzanotte. Nelle località lungo il tropico del Cancro e del Capricorno il Sole è allo Zenit, perpendicolare al mezzogiorno locale. Sole a picco e niente ombra. Ogni anno il solstizio cade in un orario diverso e quindi può arrivare, come anche gli equinozi, in date diverse. Dipende dallo spostamento dell’asse attorno al quale la Terra ruota. Lo spostamento provoca un arretramento di 6 ore ogni anno che si azzera con gli anni bisestili. I solstizi d’inverno, come d’estate, sono da sempre ritenuti sacri. Si festeggia il Sol Invictus che rinasce dalle tenebre nella stazione fredda e c’è la festa pagana Litha, uno degli otto sabbat del solstizio d’estate. Ne scrivono Beda il Venerabile e Tolkien ne Il Signore degli Anelli. Ci sono culti solari dal Polo Nord alla Polinesia, passando per Africa, Indonesia e sud America. Gli antichi Romani legavano questa ricorrenza con il dio Giano bifronte e secondo la tradizione ci si doveva fare il bagno in correnti d’acqua naturali e saltare su fuochi accesi per purificarsi…

By Klara

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *