La Croce Ansata o Ankh, ebbe una notevole importanza nell’antico Egitto come simbolo che ricordava il dono della vita e anche l’immortalità. Il termine Ankh significa “vita “ o anche “ chiave di Iside” o “chiave dei grandi misteri” e in genere questo significato acquista un indiscutibile potere magico ed è sintomatico che i sacerdoti egizi in certi bassorilievi siano raffigurati nell’atto di donare con l’Ankh l’energia vitale capace di concedere l’immortalità ai defunti. Per questo la Croce Ansata ha un valore Talismanico di indubbio valore. L’ansa superiore di forma circolare o ovale, possiamo assimilarla all’Ourorobos Serpente che si morde la coda = eterna ciclicità della vita. La Croce a forma di T è invece la condizione della morte lo stato di trance nel quale gli eletti vengono a trovarsi prima di arrivare ai Grandi Misteri. Nei tempi antichi veniva applicata nel punto del Terzo Occhio ai re e ai sacerdoti in segno di elevazione spirituale il terzo occhio era aperto. C’è una teoria che vede i Dei Egizi come esseri provenienti da un altro pianeta. La Ankh poteva essere una loro arma per la difesa personale. Qualsiasi cosa era, dalle varie opere egizie, sembra che gli Dei se ne separavano difficilmente, oppure, chi ha realizzato queste opere riteneva così importante il messaggio che trasmetteva da metterla nelle mani degli Dei.. 

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By Klara

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