La ricchezza interiore ci rende pienamente umani, la ricchezza esteriore ci “dis-umanizza”.  Allora partiamo dai “terreni” dove nel nostro lavoro siamo più competenti, cioè il mondo della psiche e dell’interiorità e partiamo da questa distinzione: uomo interiore e uomo esteriore. Sant’Agostino ci insegna che la “verità” abita dentro l’uomo interiore: l’uomo interiore può essere riassunto in questo modo: l’essenza dell’uomo è l’anima dell’uomo quando l’uomo è veramente umano. Poi c’è l’uomo esteriore che non è più in contatto con l’interiorità, con la sua anima che lo connette a tutti gli altri esseri, in particolare agli esseri umani, lo interconnette.. essendosi staccato dall’anima è anche staccato dagli altri. Nei termini di Platone vediamo che l’uomo interiore vive fuori della caverna, cioè si è risvegliato ma da cosa? Dal condizionamento delle persone che continuano a vivere nella caverna, cioè dalle persone che invece di essere in contatto con la realtà vera, con i monti, i fiumi e i laghi, gli alberi, delle persone in carne ed ossa, vivono di fronte un teleschermo. Già Platone aveva inventato il teleschermo perché metteva le persone dentro la caverna, rivolte verso il fondo dove erano proiettate delle immagini. Il cinema era già stato inventato.. Platone ci dice che le persone che vivono in questo luogo, sono addormentate e se le persone risvegliate, che sono uscite dalla caverna, cercano di aiutarli a uscire, le persone all’interno, quelle addormentate, non la prendono affatto bene. E chi fa questo, rischia di essere ucciso. Cosi come esiste un uomo interiore e un uomo esteriore, così esiste una ricchezza interiore e una ricchezza esteriore.  Spesso sentiamo dire che la ricchezza produce felicità, ed è vero ma quale ricchezza? Quella interiore e quella esteriore? Certo se io sono poverissimo e non ho da mangiare, un pochino di ricchezza mi genera felicità, ma superata la soglia della povertà, l’incremento della ricchezza non genera un incremento di felicità anzi, a un certo punto, la curva anziché salire comincia a scendere. Tanto più cerchiamo di diventare ricchi, tanto più ci inaridiamo come esseri umani. Il video di oggi serve proprio a far vedere questo fenomeno nelle componenti essenziali. Cosa è la ricchezza interiore, cosa vuol dire essere pienamente umani che da un altro punto di vista  essere umani significa essere poi “divini” cioè avere veramente potere, avere gioia. La ricchezza interiore è fatta da due elementi fondamentali.. l’apertura del Centro del Cuore e l’apertura del Centro dell’Intelletto, questo è che poi sono “i due occhi dell’anima“ così come la intende Margherita Porete una mistica del 1200. Quindi occhio del cuore e occhio dell’intelletto. L’occhio dell’intelletto, non è la ragione strumentale cui oggi facciamo normalmente riferimento, cioè il modo di ragionare che si fa nel mondo dell’accademia, il mondo dove noi siamo formati. No, l’occhio dell’intelletto non può prescindere dall’apertura del centro del cuore.. la ricchezza interiore è data dall’apertura del centro del cuore e del centro dell’intelletto. Quali sono le conseguenze di quest’apertura del cuore e del centro dell’intelletto superiore, quello che Aristotele chiamava “nous poietikos” che significa l’intelligenza intuitiva, quella che ci fa cogliere in un solo colpo, la realtà di una situazione. Quindi un’intelligenza che si è nutrita di intelligenza analitica ma non si limita a quella, fa un salto di livello, è un’intelligenza molto più alta. Quindi quando apriamo i nostri due centri,  come vi ho appena detto e raggiungiamo l’apice dell’intelligenza umana, cioè diventiamo pienamente umani e non semi-umani, sotto-umani, sub-umani, dis-umani, tutti termini che vanno benissimo per la società di oggi, lì noi proviamo gioia e felicità di fondo che non viene scalfita dagli eventi della vita. Questo per la maggioranza delle persone è incomprensibile perché siamo educati al contrario, la felicità dipende dal raggiungimento sempre di qualche risultato.. la gioia e la felicità sono naturali nell’essere umano se diventa essere umano. Noi dobbiamo diventare umani, dobbiamo fare un lavoro per diventare umani. La persona che ha ricchezza interiore è ricco di affettività e di amore, è una fortuna incontrare una persona così nella propria vita: chi incontra una persona così, veramente realizzata, incontra un “maestro”. Questo è il vero maestro, non quello che sa tutto sul sanscrito, non sui derivati finanziari.. il Maestro è colui che ha una conoscenza che si è trasformata in sapienza, da “sapore”, cioè conoscenza incarnata e vive in modo coerente a questa sapienza. Questo era l’impegno che si prendevano gli antichi filosofi, quelli veri, quando ancora la filosofia non era diventata una serie di derivati concettuali. La ricchezza esteriore si manifesta fondamentalmente nella ricerca del “potere-dominio” e nella ricerca del denaro come aspetto generale del potere-dominio. Questa è la ricchezza esteriore, la ricchezza di cui parla l’economia di oggi, non parla mai della ricchezza interiore..  

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Felice Dicembre Abbraccio di Luce

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By KLARA

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