Inipi significa nascere di nuovo per essere in  relazione con tutto l’universo, è il canto di MadreTerra che ci purifica e guarisce a tutti livelli. La capanna sudatoria è una preghiera per tutte le nostre relazioni. Questi antichi rituali costituiscono una grande fonte di guarigione, ci danno l’opportunità di riconnetterci con la nostra vera natura, con la Madre Terra e con tutto l’Universo. I rituali creano magia e in questi momenti speciali diveniamo consapevoli che noi siamo in relazione con  tutto quello che ci circonda e torniamo come neonati, semplici esseri  meravigliati dalla bellezza che è tutta intorno purificazione dei nativi americani, anche se pratiche similari si trovano in altre parti del mondo, il Temascal in Messico o il Bagno degli Incas in Perù, antica pratica in Finlandia o nella tradizione Celtica. L’entrata nell’oscurità della capanna, l’atmosfera calda accogliente richiama il ritorno al grembo di Madre Terra, un momento dove ciascuno ha la possibilità di liberarsi dalle energie pesanti accumulate sin qui e potersi così trasformare e rinascere in una nuova forma e dimensione più libera e leggera, richiamano le sensazioni oceaniche della nostra vita intrauterina dove ritroviamo sicurezza, protezione istantaneo e senza sforzo di tutte le nostre necessità. Il ritorno alla fase iniziale della nostra nascita e l’attraversamento dei vari passaggi fino alla nostra venuta al Mondo è una esperienza comune che i partecipanti possono vivere nella capanna del sudore. Questa esperienza può darci la possibilità di recuperare  o integrare o quanto meno riconoscere parti perdute o frammentate del sé, magari causate momenti traumatici che hanno accompagnato la nostra nascita, od esperienze della vita adulta che li hanno ripetuti drammaticamente. Venendo alla luce, diamo la possibilità a queste energie oscure di trasformarsi e liberare ciò che hanno trattenuto sin qui. Il viaggio interiore nel buio della nostra coscienza diventa, con l’aiuto degli spiriti, un momento catartico e al tempo stesso iniziatico di profonda trasmutazione e guarigione. L’atto fisico di purificazione che il corpo mostra nel lasciar uscire il sudore, quando “il popolo delle pietre”, o “gli anziani” come vengono chiamate dai Lakota, entrano nella capanna incandescenti e vivi, testimonia l’apertura della nostra anima verso infiniti spazi interiori alla quale, con l’accompagnamento e l’aiuto di preghiere, canti e dalla presenza degli spiriti, viene offerta una rinnovata possibilità di guarigione. Rispetto, amore, sostegno e connessione emergono come risorse necessarie non solo allo sviluppo del processo di purificazione in atto durante la cerimonia ma come valori da recuperare e rendere manifesti in ogni momento della propria vita. E’ una esperienza di profonda guarigione ottenuta grazie agli elementi della natura, rappresentati tutti nella loro intima forza ed essenzialità, il fuoco al centro, l’acqua che porta la vita, la madre terra sotto di noi pronta ad accogliere le nostre sofferenze e a trasformarle, gli spiriti del vapore, dell’aria, che portano in alto le nostre preghiere.

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