Il Santuario di Delfi é uno dei luoghi simbolo della Grecia antica. Qui, fin da tempi remoti, la realtà delle cose quotidiane si é mescolata con eventi e creature ritenute soprannaturali. E nessuno, mai, osò mettere in dubbio l’attendibilità delle sentenze che il suo celeberrimo oracolo si degnava di emettere.. Delfi e l’ombelico del mondo.. Il santuario di Delfi si estende su una serie di terrazze ai piedi del Monte Parnaso, tra due enormi rocce, chiamate Fedriadi. Per molti secoli Il santuario di Delfi é stato il centro religioso e spirituale del mondo antico Greco. Secondo la tradizione, Delfi era il centro geografico del mondo, il cosiddetto “ombelico” da omphalos, il punto d’incontro di due aquile che Zeus aveva spedito dalla fine dell’universo per trovare il centro del mondo.. Le prime tracce di abitazione nella regione di Delfi risalgono all’epoca Micenea 14° – 11° sec. a.C.. A quei tempi la principale divinità venerata nel piccolo insediamento era Gea “Terra”. Nel periodo successivo 11° -9°  sec a.C. il culto di Apollo si stabilì a Delfi, quando lo stesso Dio vi si trasferì, dopo aver prima ucciso Pitone, il serpente che custodiva l’oracolo di Gea. Il santuario di Delfi prese forma solo durante l’8° e il 7° sec. a.C. I primi templi di pietra furono costruiti verso la fine del 7° sec. a.C, uno dedicato ad Apollo e l’altro ad Atena. All’inizio del 6° sec. a.C, Delfi diventò un membro dell’Anfizionia – un unione di città-stato con simili obbiettivi politici -, la quale proteggeva il santuario da eventuali conquistatori. Col passare del tempo, l’Anfizionia Delfica acquisì la responsabilità dell’amministrazione del santuario di Apollo, e nel 582 a.C. riorganizzò i giochi Pitici, che si svolsero successivamente ogni quattro anni in onore di Apollo, per commemorare la sua vittoria contro Pitone. Il periodo dal che va 6° all’8° sec. a.C fu molto fiorente per il santuario di Delfi, il quale fu adornato con edifici e un grande numero di votivi dedicati ad Apollo per opera delle città Greche e dei privati.. Gli adoratori del dio e i theopropoi messaggeri pubblici mandati per interrogare un oracolo si riunivano da tutto il mondo a Delfi per interrograre il dio e l’oracolo ,ogni volta che dovevano prendere una decisione o un iniziativa importante. Questi si purificavano nella sorgente di Castalia, pagavano un insieme di offerte o tributi i palanos, e sacrificavano un animale sull’altare di Apollo. Gli oracoli del dio erano enunciati dalla Pizie, le sacerdotesse dell’oracolo, e venivano interpretati dai sacerdoti di Apollo. La procedura formale del funzionamento dell’oracolo acquisì la sua forma finale nel 6° sec. a.C e rimase tale fino al regno di Adriano 2° sec. a.C..

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