L’Amico… l’Amica… è il vostro bisogno corrisposto… è il campo che seminate con amore e mietete rendendo grazie… è la vostra mensa e il vostro focolare, perché a lui giungete affamati e in cerca di pace. Quando l’amico vi dice quel che pensa, non abbiate timore di dire il no, o il sì, che sono nella vostra mente. E quand’è silenzioso, il vostro cuore non cessi di ascoltare il suo cuore, giacché nell’amicizia, senza parlare, tutti i pensieri e desideri e aspettative nascono e vengono condivisi con gioia non acclamata… quando lasciate l’amico non rattristatevi, perché ciò che di più amate il lui può sembrarvi più chiaro durante la sua assenza, come la montagna allo scalatore appare più nitida dal piano… e fate che nell’Amicizia non vi sia altro fine, se non l’Approfondimento dello Spirito. E che il meglio di voi sia per l’amico vostro. S’egli deve conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca pure il flusso. Poiché che amico è mai il vostro che lo dobbiate cercare nelle ore d’ammazzare? Cercatelo sempre nelle ore da vivere. Giacché è il suo bisogno a colmare il vostro bisogno, ma non il vostro vuoto… e nella dolcezza dell’amicizia fate che vi siano risate e piaceri condivisi. Perché è nella Rugiada delle piccole cose che il Cuore trova il suo mattino e si ristora…

 

By Khalil Gibran

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