Durante l’Equinozio di Autunno, il sole incrocia l’equatore celeste e, ancora una volta nel corso dell’anno, giorno e notte si equivalgono. Il sole scende negl’Inferi e le tenebre cominciano a prevalere sulla Luce. I druidi chiamavano l’Equinozio autunnale Alban Elued, “Luce dell’Acqua”, dove l’acqua rappresenta l’oceano cosmico in cui il Sole si immerge, scendendo nelle profondità che diventano sempre più oscure, come le giornate che verranno. É un momento di passaggio, dove la barriera tra il mondo visibile e quello invisibile si fa più sottile. Alban Elved è il momento in cui il dio Sole inizia a declinare per fare posto alle divinità femminili, lunari. Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano a ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell’arrivo dei mesi freddi. Si celebra il mistero della vita eterna. Il Sole diventa il seme che sosterrà la vita attraverso l’oscurità dei mesi invernali, gli ultimi raccolti dati dalla generosità della Dea. La Dea delle stagioni raggiunge il tempo della vecchiaia, così come la notte inizia ad allungarsi e i giorni ad accorciarsi ancora una volta. Possiamo sentirla nella freschezza dell’aria e nella lucentezza della Luna. Demetra rende sua figlia al mondo sotterraneo.. Persefone è discesa nella terra di Ecate e Demetra arresta ogni crescita fino al suo ritorno. Questo è quindi il tempo per piangere e gioire, mentre affrontiamo l’oscurità e guardiamo indietro all’anno che abbiamo appena vissuto. E’ tempo di riflettere sugli obbiettivi raggiunti e sugli aspetti della vita che dobbiamo superare per crescere. Come Persefone deve separarsi dal mondo e da sua madre per ottenere gli insegnamenti di Ecate, ognuno di noi deve affrontare il mistero della propria vita. Durante gli Equinozi, si cambiano i ritmi vitali per adattarci al cambio di stagione.. E’ il momento di riposare e prenderci una pausa dallo stress. Facciamo esercizi di rilassamento e impariamo la meditazione. Ringraziamo la Terra per i frutti che ci ha donato e facciamo offerte per avere prosperità l’anno prossimo. Scriviamo ciò che abbiamo realizzato, i progetti ancora in corso e il motivo per cui non li abbiamo ancora portati a termine per poterli così concludere. Durante il periodo dell’Equinozio, si celebravano i riti di Mithra, signore del cosmo e mediatore fra divinità e esseri umani, così come l’asse degli equinozi è interme­diario tra le due fasi dell’anno. Mithra veniva spesso raffigu­rato in mezzo a due portatori di fiaccola, uno con la torcia sollevata per simboleggiare l’Equinozio di Prima­vera e l’altro con la torcia abbassata per indicare l’Equinozio di Autunno. Più tardi le funzioni di Mithra vennero assunte dall’arcangelo Michele, la cui festa, insieme a quella degli altri due arcangeli Gabriele e Raffaele ricorre il 29 settembre. Il periodo equinoziale di autunno, nei paesi anglosassoni, è chiamato infatti Michaelmas. Settembre è il periodo in cui si svolgevano i Grandi Misteri di Eleusi. I rituali eleusini, basati sul simbolismo del grano, celebravano il mito di Demetra e sua figlia Persefone. Agli iniziati veniva presentata una spiga di grano accompagnata dalle parole “nel silenzio è ottenuto il seme di saggezza”. Nel mito, Persefone venne catturata da Ade, Dio degli Inferi. Sua madre Demetra, Dea del Grano, si disperò a tal punto che si rifiutò di fare fiorire e fruttificare la terra. Il suolo divenne spoglio e nacque l’inverno. Secondo i celti, Mabon era il dio della vegetazione e dei raccolti, e figlio di Modron, la Dea Madre. Si racconta che fu rapito e imprigionato, liberato poi da re Artù. Il suo rapimento è’ l’equivalente di Persefone. Uno dei simboli di Mabon è il vino. Dioniso, che secondo alcuni miti è nato da Persefone e Ade, è il dio della vite e dell’ebbrezza. Il processo della fabbricazione del vino era così misterioso per gli antichi da considerarlo sacro, infatti l’uva era sempre accompagnata da rituali per tutta la durata del raccolto. La trasformazione dall’uva in vino, rappresentava la trasformazione spirituale, forse legata alla fermentazione che partiva dal buio per poi venire alla luce, pronto. Inoltre, ricordiamoci che il vino portava ad uno stato alterato di coscienza. Simbolo di Mabon è la Bambola del Grano, formata dalle ultime spighe raccolte e legate con un filo rosso, sepolta nei campi a scopo propiziatorio. A volte era chiamata “Ragazza dell’edera”, perché l’edera è una pianta che resta verde tutto l’inverno ed è il simbolo della vita che continua per il suo crescere a spirale. La pianta sacra dell’Equinozio di Autunno è la Mora sel­vatica la piante della rinascita. Il Cigno è l’animale dell’Equinozio, simbolo dell’immortalità dell’anima e guida dei morti nell’aldilà…

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