12 Febbraio 1923 Firenze nasce Franco Zeffirelli quando nacque, il padre non lo riconobbe, e bisognò trovargli un cognome, e così parlarono di uno “zefiro”, un venticello lieve e venne fuori “Zeffirelli”.La madre aristocratica era Alaide Garosi Cipriani, che lo ricoprì d’affetto e lo ispirò moltissimo…Franco Zeffirelli da parte di padre era originario di Vinci, e alcune ricerche hanno azzardato addirittura una parentela con Leonardo. Giovane bellissimo e dall’aspetto raffinato, dopo aver frequentato l’Accademia di BelleArti a Firenze, esordisce come scenografo. Zeffirelli si caratterizza sempre per l’eleganza formale, l’attenzione per il melodramma e le storie sviluppate con un fortissimo impatto emotivo, gusto figurativo e prezioso.Lavora e intreccia un rapporto lavorativo e personale lunghissimo e proficuo con Luchino Visconti. Fondamentale sarà il lavoro d’aiuto regista di Visconti in La terra trema e in Senso, che restano nella storia. La carriera di Zeffirelli decolla in modo sfolgorante, passando dietro la macchina da presa… le sue produzioni cinematografiche sono quasi tutte internazionali e di grande impatto. Verso la fine degli anni sessanta raggiunge il successo con capolavori come La bisbetica domata, Romeo e Giulietta,e in seguito ad un grave incidente fa un voto.Promette a San Francesco che se si salverà glidedicherà un film e mantiene la promessa. Dirige Fratello sole, sorella luna”, ed è un altro trionfo. Sempre negli anni sessanta, Zeffirelli dirige alcuni spettacoli teatrali che restano memorabili. Cura l’Amleto conAlbertazzi, Chi ha paura di Virginia Woolf?E La Lupa con Anna Magnani. Alla Scala nel 1954 dirige La Cenerentola e L’elisir d’amore, al Covent Garden di Londra la Lucia di Lammermoor, Cavalleria rusticana e Pagliacci. Ancora al Covent Garden disegna i costumi per La traviata.Poi ancora La bohème, Aida, e La traviata, al Teatro La Fenice di Venezia, a Trieste il Rigoletto e Falstaff. Al Glyndebourne Festival Opera dirige L’elisir d’amore, a Londra nel 1963 La bohème va in scena 410 volte fino al 2014; e al Metropolitan di New York il Falstaff e ancora al Metropolitan cura la regia di Cavalleria rusticana e nel 1972 Otello. Anno dopo annoFranco Zeffirelli macina grandi successi in tutto il mondo, sia a teatro sia al cinema. Nel dicembre del 1974 cura la regia televisiva in mondovisione della cerimonia di apertura dell’Anno Santo. Il 7 dicembre 1976 firma regia e scene di una storica edizione di Otello che inaugura la stagione della Scala di Milano. L’opera viene per la prima volta, trasmessa in diretta dalla RAI.Dopo il successo del film Gesù di Nazareth, realizza, tra gli altri, Il campione, e Il giovane Toscanini. Al Metropolitan nel 1981 cura La Bohème, e instancabile nel 1993 torna al cinema con Storia di una capinera. Cattolico convinto, Zeffirelli esprime al cinema una fede personale, mai sbandierata, ma personale, discreta e custodita, benché svelata. Nel 1994 è eletto senatore della repubblica, ottiene un numero record di voti che riconferma con la sua rielezione a senatore del 1996.Tra il 1996 e il 1999 dirige i film Jane Eyre e Un tè con Mussolini, quest’ultimo parzialmente autobiografico e di grande successo nel tempo. Nel 1999 dirige ancora la regia televisiva della cerimonia d’apertura dell’Anno Santo. Ancora per il Metropolitan nel 2002 cura la regia de Il barbiere di Siviglia…Il 24 novembre 2004, la regina Elisabetta II lo nomina Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico. Dal 21 aprile a 3 maggio 2007 va in scena il suo nuovo allestimento de La traviata di Giuseppe Verdi per il Teatro dell’Opera di Roma. Capace di domare grandi dive come Elisabeth Taylor, Cher, innamorato degli animali, grande tifoso della fiorentina, Zeffirelli ci lascia all’età di 96 anni il 16 giugno 2019…

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By Klara Kecskes

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