Permette a ciascuno chi più chi meno sviluppato di percepire e vedere oltre all’apparenza delle cose, esistono diversi aspetti e visioni nella chiaroveggenza sebbene sia una pratica poco conosciuta ai più, è considerata una pratica di Divinazione e un dono spesso tramandato nelle generazioni da persone definite chiaroveggenti, capaci di prevedere fenomeni futuri e predire importanti avvenimenti che riguardano l’uomo in generale, ma anche nelle vite personali di chi viene osservato. La storia è ricca di elementi che ci riportano a tale pratica e molti sono i nomi divenuti famosi per le loro profezie, spesso ad oggi rivelatesi corrette, sebbene l’interpretazione si è resa comprensibile solo dopo il loro manifestarsi, tra i più noti e misteriosi personaggi ci sono senza dubbio Nostradamus le cui profezie destano ad oggi ancora profondo interesse. Il potere della chiaroveggenza suscita un sentimento molto contraddittorio, chi in fondo non ha mai desiderato poter sbirciare al proprio futuro? Ma a questa curiosità spesso si accompagna la paura di affrontare l’ignoto e di toccare un terreno considerato molto pericoloso anche dalle varie religioni. La credenza religiosa ed in particolare quella Cristiana mettono in guardia in merito al manifestarsi di certe abilità ritenute spesso un’espressione del maligno, tale convinzione è spesso motivo di dubbio anche nel ritenere convincenti certe profezie interne e visioni di veggenti cristiani, quest’attitudine è stata da sempre storicamente molto limitante ed un monito per i propri fedeli costretti a trattenere il proprio interesse nei riguardi di sensibilità e abilità chiaroveggenti, ma come si sa tutto ciò che è proibito è nello stessi tempo molto seducente per tutte quelle menti curiose. Il mio pensiero come sempre è che ciò che non conosciamo ci spaventa tanto quanto è contrariamente in grado di incuriosirci, conoscere le abilità che sono nascoste dentro di noi non devono impaurirci anzi devono meravigliarci e stupirci perché sono un grande dono a cui possiamo attingere e in tutto questo non deve mai mancare l’ingrediente principe che è la conoscenza, senza conoscenza c’è la paura e la paura è un buon canale per tutte le credenze superstiziose che aprono la mente a finestre inquietanti da cui la chiesa ci mette in guardia. Occorre essere preparati e consapevoli e non ingigantire con le proprie paure energie ed esseri inferiori che possono ingrandirsi solo con i nostri timori, siamo solo e sempre noi a definire il nostro grado di equilibrio in tutto ciò; in un percorso spirituale sicuro e consapevole le abilità crescono a secondo del grado di coscienza sviluppato dalla persona. Questo significa che più volgiamo il nostro sguardo alla crescita spirituale personale e più le nostre capacità di riconoscere e leggere l’ignoto divengono parti integranti della nostra evoluzione, il tutto può essere facilitata anche dal grado di coscienza raggiunto dalla razza umana contemporanea. Vedere ciò che gli altri non vedono non porta al potere o al controllo né di noi stessi né degli altri, ma piuttosto è un segnale indicatore della direzione da intraprendere e una conferma che la strada che stiamo percorrendo può essere quella corretta. La chiaroveggenza è un insieme di prospettive con angolazioni differenti che ti permettono di osservare la stessa cosa, per cui focalizzarsi solo su di una o poco più di una di quelle angolazioni ci fa divenire schiavi delle nostre o altrui convinzioni, esistono molti aspetti della stessa realtà e non tutti sono osservabili o percepibili con i sensi fisici, esistono mondi che solo oggi siamo in grado di esplorare e che appartengono alla stessa realtà dei nostri avi che mai avrebbero creduto ad una sola parola di ciò che siamo in grado oggi di conoscere e sapere, nello stesso modo dobbiamo essere pronti ad aprirci alle nuove conoscenze che  ignoriamo di questo stesso mondo che abitiamo oggi e che abiteremo in futuro con una nuova consapevolezza. L’intelligenza è una dote che favorisce la conoscenza e ci aiuta a comprendere facilmente le cose, alternandoci tra le due metà del cervello: raziocinio ed intuito, siamo in grado di osservare la natura delle cose, ma per comprendere la natura divina ed avvicinarci maggiormente ai processi divini occorre ampliare tutto ciò nella direzione di Dio o Coscienza Cosmica. Solo allora la capacità di vedere con chiarezza diverrà più amplia per ciascun abitante della terra, la vera conoscenza risiede nella nostra interiorità ed è solo là che esiste la libreria dell’Universo a cui ciascuno di noi può attingere e leggere, espandere la coscienza permette di osservare particolari che altri trascurano perché troppo focalizzati su sé stessi e su quella loro piccola porzione di esistenza, non c’è nulla di mistico in tutto questo c’è solo un percorso di apprendimento proprio come esiste la scuola per imparare ciò che è ritenuto conosciuto ad un certo livello di analisi… 

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